martedì 28 febbraio 2017


La Felicità in prospettiva


La prospettiva, intesa come percezione visiva nell'osservare un oggetto, cambia in base al punto d'osservazione che noi utilizziamo. In questo post prendiamo ad esempio il concetto di “felicità” e, in concreto, in cosa consiste per tutti noi. Il concetto stesso può essere fuorviante perché alcuni la collegano direttamente a fattori esterni che, spesso, si immedesimano in un desiderio di “possesso”. Un esempio? Quante volte ascoltiamo nel contesto che ruota intorno a noi, oppure, noi stessi formuliamo nella nostra mente, frasi e/o pensieri di questo genere:
- quando avrò quella promozione mi sentirò felice...
- quando troverò il/la compagno/a ideale sarò felice...
- quando sarò totalmente guarito/a sarò felice...etc.
In realtà è uno stato dell'essere totalmente slegato dal “possedere” un qualcosa o “raggiungere” un determinato risultato. Il problema è proprio questo: non di rado siamo abituati a pensare, e utilizzare, gli stessi costrutti mentali che collegano, quasi indissolubilmente, la sensazione di un intimo “piacere”, spesso solo fisico, materiale, a quella di “felicità”. Questo è da considerarsi un errore grossolano; se rivolgessimo maggior attenzione ai nostri pensieri, ed alle sensazioni che essi generano, riusciremmo a comprendere più facilmente quando siamo effettivamente appagati, a percepire quella segreta sensazione, più mentale che fisica, che si espande in noi, quell’energia capace di avvolgere e modificare, anche se brevemente, la “prospettiva” della realtà in cui viviamo. E’ una eccitazione passeggera, per lo più legata ad un “qualcosa/qualcuno”, ma, poiché in quel frangente ci fa sentire bene, tentiamo più volte di ritrovarla nel tempo, lungo il nostro cammino. Tutto ciò genera una sorta di “dipendenza” da tale stato d’animo; non solo, a questo si aggiunge, purtroppo, durante la nostra quotidiana e affannosa ricerca, la spiacevole percezione d'inseguire quasi una illusione, un sogno che, non di rado, ci sembrerà inarrivabile e che, a più riprese, si farà beffe di noi. Come possiamo agire per uscire da questo a volte confuso stato emozionale? Dobbiamo essere consapevoli che la felicità è intrinseca in noi, non dobbiamo cercarla come una chimera in qualche luogo recondito. E’ un sentirsi intimamente gioiosi, in pace con se stessi, amorevoli verso tutto ciò che ci circonda. In questo modo non saremo sviati e attirati come falene da una luce che ci consumerà e brucerà man mano che ci avvicineremo, ma saremo consci di essere noi stessi la nostra luce, la nostra felicità!Riassumendo,le tre parole chiave che ci devono accompagnare nel nostro cammino: Noi Siamo Felicità. Agiamo sentendoci profondamente felici, quieti, centrati.

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